Alla vigilia del "3G iPhone day" non arrivano dal mercato grandi notizie per Apple. Rim e Palm, che si dice sia in procinto di lanciare a breve un nuovo smartphone (la serie 850) per contrastare l'avvento del nuovo cellulare, hanno rosicchiato negli Stati Uniti vendite alla casa della Mela nel corso dei primi tre mesi dell'anno. A dirlo sono i dati pubblicati di recente da Idc, che vedono i BlackBerry vantare una quota di mercato del 44,5% (in salita dal35,1% dell'ultimo trimestre 2007) al cospetto del 19,2% (in discesa rispetto al 26,7% del periodo precedente) di market share esibita dalla società di Cupertino. Alle loro spalle Palm è tornata a farsi sentire grazie ai nuovi modelli ultra economici Centro (99 dollari a listino) portando la sua fetta di mercato dal 7,9 al 13,4% e distanziando così Samsung (con l'8,6%) e Htc (4,15) nella classifica di vendita di inizio 2008. Il passo indietro di Apple è presto spiegato: rispetto ai circa 2,3 milioni di iPhone venduti da ottobre a dicembre, da gennaio a fine marzo gli americani ne hanno comprati "solo" 1,5 milioni: una flessione, dicono gli analisti, che non si può non giustificare con il fatto che a giorni arriverà sul mercato il melafonino di seconda generazione. Apple, intanto, continua a dire che venderà nel complesso 10 milioni di iPhone nel corso dell'intero anno solare, certa del successo della propria creatura in tutti i mercati (e sono ormai qualche decina) in cui i gestori suoi partner lo andranno a commercializzare. Rim, nel frattempo, si gode il momento di gloria e sta certo pensando a come incrementare i 14 milioni di terminali venduti complessivamente nell'anno fiscale 2008. Mentre Microsoft, da parte propria, ha pensato di rovinare la festa di Steve Jobs inviando ai produttori di cellulari una nota per ricordare loro che la crescita di domanda di terminali a piattaforma Windows Mobile è stata ben superiore a quella dell'iPhone e che gli smartphone con Windows "inside" venduti nell'ultimo esercizio arriveranno a quota 20 milioni. Non molti meno di quanti Rim e Apple pensano di venderne insieme quest'anno.
Nella sua globalità, e i dati li ha forniti oggi Gartner, la domanda di smartphone nel primo trimestre 2008 è cresciuta del 29% rispetto allo stesso periodo dell'anno passato, superando il tetto dei 32 milioni di pezzi e arrivando a pesare per l'11% sul totale del mercato dei cellulari. Il salto in avanti dei telefonini intelligenti si è registrato in modo particolare nella regione Emea, dove l'incremento è stato del 38,7% (e le unità vendute 11,7 milioni), e a dispetto della recessione economica negli Stati Uniti, dove i 7,3 milioni di smartphone finiti nelle tasche degli americani rappresentano il 106,2% di aumento rispetto a primi tre mesi del 2007. Fra i vendor, Nokia spadroneggia con una market share a livello mondiale del 45%, con volumi in salita del 25%; Rim, da parte propria, ha fatto il botto di venite (+107%) e rafforza la sua posizione di "second player" negli smartphone (e di market leader negli Usa) con una quota globale del 13,4%. Quindi Apple. La società californiana si è issata al terzo posto delle classifiche di vendita mondiali con il 5,3% di share (che sale al 20% in patria) e oltre 1,7 milioni di terminali venduti nel trimestre. Ora arriva l'iPhone 3G anche in Europa, e i numeri di mercato potrebbero cambiare ancora fisionomia.
(G.Rus.)
